Lontano dalla percezione dei non addetti ai lavori, la scuola si sta avviando verso una delle sue più profonde trasformazioni degli ultimi decenni, che non dovrebbe lasciarci passivi e indifferenti.
Dietro una pretesa volontà di adeguarla ad una società indubbiamente mutata, informatizzata, globalizzata ed ‘interconnessa’, che richiede innegabilmente altre competenze – intenzione in sé corretta –, non sembra arbitrario riconoscere un’inquietante deriva culturale che rischia di ridurla da quel luogo di formazione integrale della persona e di crescita umana che pure avrebbe dovuto e voluto essere, ad ambiente pseudo-educativo povero e puramente funzionale al sistema produttivo, caratterizzato da depotenziamento cognitivo e da una logica di efficientistico e strumentale “avviamento al lavoro”.
Noi, come sempre, vorremmo rispondere senza perderci in diatribe e polemiche, dando il nostro piccolo contributo a chi desidera rimanere vigile e presente rispetto a queste dinamiche.
Nella mattina: DECOSTRUZIONE IN CORSO – I cartoni ed i simboli che “fanno scuola”
Nel pomeriggio: DA PINOCCHIO IN CATTEDRA AL PAESE DEI BALOCCHI – con Enzo Pennetta
Durante la giornata: ANIMAZIONE BAMBINI (4-9 anni) E RAGAZZI (10-13) e relazione pomeridiana pensata per gli adolescenti
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